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Brutta copia + Immagine + Prova = ⒷⒾⓅ
Il metodo che propongo per l'apprendimento della matematica non ha nulla di originale.
E' facile da capire, è stato convalidato da millenni di pratica ed è utile per la vita.
Una volta che lo avrai appreso, non lo riuscirai più a dimenticare e ti aiuterà per sempre.
Probabilmente non ti sembrerà nuovo perchè lo hai già seguito nella scuola primaria.
Tanto di guadagnato: continua a fare ⒷⒾⓅ!
Ⓑrutta copia
Sei sicuro che risolvere un problema direttamente in bella copia ti faccia risparmiare tempo?
In realtà accade il contrario. In primo luogo la paura di sbagliare ti bloccherà.
In secondo luogo, se sbagli per davvero, ti tocca cancellare.
Se invece hai sotto mano un foglio per la brutta copia, ti sentirai libero di sperimentare
e di sbagliare, perchè a tutti capita di sbagliare, anche spesso.
Incominciare a scarabocchiare una soluzione ti serve a schiarirti le idee, oppure ti può
far comprendere che il problema da risolvere è più complesso di quanto non sembrasse a prima vista.
Quando i problemi sono molto difficili, è naturale eseguire delle prove esplorative.
Si sa già in partenza che le probabilità di riuscita sono quasi nulle, ma queste prove ci servono
per ambientarci ed osservare meglio come funzionano i meccanismi.
E' così che si fa nella vita reale, quindi questo tipo di esercizio ti prepara per il futuro.
Ⓘmmagine (ed immaginazione)
Invece di chiederti: “Perchè non capisco questo problema?”,
domandati: “Riesco a visualizzare questo problema?”.
Per riuscirci basta farne uno schema, uno schizzo, un disegno.
Se ragioni per immagini tutto diventerà più semplice e chiaro.
Prendi la penna in mano ed inizia a disegnare il tuo problema.
Anche se riguarda l'aritmetica, puoi comunque darne una rappresentazione grafica.
Basta un po' di immaginazione!
Poichè all'inizio le tue idee sono confuse, il primo tentativo avrà
inevitabilmente dei difetti. Osservalo con calma. Cosa manca? Cosa non va?
Anche se il problema lo sai già risolvere, per tua sicurezza puoi provare a farne uno rappresentazione grafica
in brutta copia.
Solo nei problemi di geometria i disegni vanno riportati in bella copia.
In questo caso è importante che gli angoli siano disegnati con i loro reali valori,
non deformati, e le lunghezze nei giusti rapporti reciproci, ossia in scala.
Una piccola imprecisione è accettabile, purchè non salti subito all'occhio.
Nel caso dell'aritmetica, una mente allenata non ha più bisogno di disegnare.
Ad esempio, se non capisci la differenza fra 3/4 e 4/3, prova a disegnare 3/4 di una torta e poi
disegnane i 4/3. Se continui per qualche settimana a disegnare tutte le frazioni che incontri,
alla fine le vedrai con gli occhi della mente, in un attimo e senza sforzo.
Ⓟrova
I libri di matematica riportano i risultati degli esercizi per consentire lo studio individuale anche a casa,
dove non c'è un insegnante a controllare. Nella vita reale, invece, il risultato lo devi scoprire tu
e tua è la responsabilità. Per questo motivo le tracce delle mie verifiche non contengono il risultato.
In molti casi è però possibile risolvere un problema percorrendo due diverse strade, senza perdere troppo tempo.
Così facendo puoi, con poco sforzo, assicurarti di aver raggiunto il risultato esatto.
Un'altra utile abitudine è quella di calcolare e trascrivere quanti più risultati intermedi
è possibile. Quando li scrivi, chiediti se hanno un senso.
Ad esempio: è possibile che una classe sia formata da 500 alunni? Oppure da 14,5?
Un bambino può essere alto 160 Km? Il buon senso ti tirerà fuori da tanti tranelli.
Per quel che riguarda le operazioni, puoi eseguire la tradizionale prova oppure prendere le scorciatoie:
la più semplice è eseguire a mente il calcolo approssimato; oppure puoi ricalcolare solo le ultime cifre;
oppure stimare al volo se il risultato è pari o dispari; oppure eseguire la prova del 9. Eccetera...
Le frasi da non dire mai più
“Mi hanno detto che ...”
Va sostituita con: “I miei occhi dicono che...”.
“Queste cose non le abbiamo studiate”
Va sostituita con: “Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e conoscenza”.
“successo viene prima di sudore solo nel vocabolario”
letta su facebook
dimostrazione del teorema di Pitagora
ecco cosa diceva
Pitagora
ai propri discepoli più di 2500 anni fa:
Tutti gli insegnamenti delle scienze e delle arti sono buoni per raggiungere lo scopo se
impartiti e ricevuti spontaneamente; ma se avvengono contro voglia riescono sterili e vani.
Non si può imparare veramente se non ci si libera dall'affanno di capire.
Non devi aiutare uno a togliersi un peso, perché non bisogna far nascere pigrizia, ma devi
aiutare a caricarlo.
Non camminare per vie frequentate, non seguire le opinioni dei più, ma quella dei pochi che sanno.
Se vuoi diventare amico dei numeri devi giocare con loro (G. B.)
La via della saggezza
La via della saggezza?
E' evidente
e molto semplice:
Sbaglia,
sbaglia
e sbaglia ancora,
ma sempre meno,
meno
e meno.
Piet Hein (1905-1996)
crivello di Eratostene