Stiamo allevando troppi marmocchi viziati e ignoranti [..] quindi stiamo buttando via il nostro tempo di insegnanti e le sostanziose risorse pubbliche che occorrono per la scuola.  Nanda Cremascoli   [La scuola] da qualche decennio svolge una funzione più ricreativa che educativa, strizza l'occhio troppo spesso alle richieste delle famiglie, che in molti casi pretendono il successo dei loro figli e hanno assunto il ruolo di sindacalisti abbandonando quello di educatori, é preoccupata a cercare consensi e visibilità attraverso azioni di marketing e progetti di ogni sorta.  Maria Vittoria Cavanna

La scuola è un bene di tutti perchè decide del futuro del nostro paese. E' giusto che tutti ne parlino, purché con cognizione di causa. In questa pagina raccolgo articoli scritti da osservatori interni ed esterni. Sono inviti alla riflessione rivolti a tutte le componenti: genitori, studenti, docenti e dirigenti.

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Lettera ai Genitori   di Enrico Campanelli

Lettera dei Genitori   di F. P. Caputo e S. Iacovelli

Non si studia per fare soldi   di Nuccio Ordine

Il Sapere Tradito   di don Luigi Ciotti

Benvenuti nel deserto della scuola   di Marco Maurizi

Cosa non funziona nella scuola finlandese   di Nicola Rainò

La Catena del Sapere Spezzata   di Salvatore Settis

Le scienze sociali affrontano una crisi di non replicabilità delle loro osservazioni   di Kelsey Piper

Aziendalismo e Pedagogismo   di Enrico Campanelli

Quanti inutili progetti!   di Maria Grazia Rigano

Non siete voi adulti a tornare a scuola!   di Paolo Sarti

La Scuola Non Deve Essere Luogo di Omologazione   di Ernesto Galli della Loggia

Problemi inventati e problemi reali   di Emanuele Pinelli

La vecchia scuola e il disastro attuale   di A. Calvani

Il Danno Scolastico   di P. Mastrocola e L. Ricolfi

Manifesto per la nuova Scuola

Matematicamente Asini   di Giorgio Israel

A proposito della lingua Italiana   di Michele Ainis

L’insegnamento oggi   di Alessandro Barbero

Commento ai risultati INVALSI 2021   di Ilaria Cecot

Commento ai risultati INVALSI 2019   di Monja Marconi

Commenti agli esami del 2021

Saper scrivere  di I. M. (+ 1^ , 2^ , 3^ e 4^ puntata)

La disuguaglianza...   di Luca Ricolfi (+ 2^ parte)

Caro alunno, ti stiamo fregando   di Galatea Vaglio

Promuovere gli asini e produrre i bulli   di Giovanni Bottiroli

Panorami da scuola privata   di Alvaro Belardinelli

Matematica alternativa | Cortometraggio   di Ideaman

Necessari rigore e severità   di Mario Giordano

Il colpo di grazia   di Chiara Boriosi

Appello del Preside   di Pier Paolo Eramo

L'ISTAT certifica l'insufficienza   di Alessandro Giuliani

Alberto Angela fu bocciato in quinta elementare e gli servì

Osservazioni sui genitori   di Isabella Milani

Il Disciplinarismo e la Pedagogia   di Luca Malgioglio

La scuola finta che sforna analfabeti   di Alvaro Belardinelli

La sciagura di Barbiana   di Lorenzo Tomasin

Gli errori dei genitori   di Isabella Milani

Italiani analfabeti   di Mimmo Càndito

Abolire la scuola media?   di Eleonora Fortunato (+ 2^ pt.)

Che tristezza!   di Cettina Lupoi

La pedagogia dell’evitamento   di Antonio Vigilante

L'origine dei disturbi   di Eleonora Fortunato

Abbiamo sbagliato a valutare i DSA   di Tiziana Cristofari

C' è bisogno di pedagogia   di Eleonora Fortunato

Una malattia chiamata “Autonomia”   di Anna Angelucci

Il buonismo a servizio del mercato   di Mauro Alario

Quale scienza, e per chi?   di Giovanni Tonzig

Elogio della lezione frontale   di Roberto Contu

Insegnanti disperati   di Leda ed Eleonora (+ 2^ pt.)

Un'insegnante distrutta   di Viviana (+ 2^ pt.)

Gli algoritmi uccidono il pensiero analitico   di Alberto Berretti (+ 2^ pt.)

La pedagogia sociale italiana   di Alvaro Belardinelli

Maltrattamenti   di Vittorio Lodolo D'Oria (+ 2^ e 3^ puntata)

Tutto il mondo è paese   di Dave Consiglio (Michigan)

Tutto il mondo è paese - 2   di Valerie Strauss (U.S.A.)

Da super-manager a insegnante   di Orazio F. Niceforo

Negli U.S.A. stanno anche peggio   di Jeff Bryant

Portate via i genitori dalle scuole, subito   di Andrea Coccia

La scuola digitale fa danni   di Vincenzo Brancatisano

L'apocalisse   di Giuseppina

Il trionfo dell'Italia coatta   di Flavia Perina

Rispettare i prof aiuta a costruire un paese migliore   di Vladimiro Zagrebelsky

La Scuola in Italia e nel Mondo   di Alberto Nigi

La scuola e il discorso digitale   di Girolamo De Michele

If a math curriculum were designed solely around math that the average person were likely to encounter in their life   by Alon Amit

Le mode della scuola e la scuola delle mode   di Antonio Deiara

Il rapporto scuola-famiglia   di Mario Bocola

La cenerentola della politica   di Pierluigi Battista

Contro il buonismo di stato   di Susanna Tamaro

L'abbandono della scuola   di Galli della Loggia (+ 2^ pt.)

Società incattivita   di Pierluigi Battista

Il prof dei voti bassi? Aveva ragione   di V. Santarpia

Ho lasciato la chat dei genitori   di Lorenzo Salvia

La scuola deve insegnare anche il senso del dovere   di Giovanni Belardelli

Gli insegnanti si arrendono   di Marco Imarisio

 

Perché, malgrado tutti gli sforzi e le idee messe in campo, la situazione si aggrava sempre più? Si tratta di un problema irrisolvibile, siamo degli incapaci oppure c'é qualcosa che ci sfugge a causa di un accecamento ideologico? Io credo che siamo vittime di alcuni inganni e ci rifiutiamo di ammetterlo.

  1. Ci illudiamo che sia possibile conciliare inclusione e qualità nel paese dei furbi. Siccome molti bambini vengono promossi anche se non fanno nulla, tutti gli altri smettono di studiare e di stare attenti in classe perché non vogliono passare per fessi. Abbiamo scelto la scuola inclusiva? Sopportiamone le conseguenze e lasciamo perdere don Milani (non possiamo sapere cosa direbbe lui di fronte alla scuola di oggi).
  2. Non soltanto siamo furbi, siamo anche mammoni. Manca poco che chiediamo un insegnante di sostegno per ogni bambino, perché da soli non trovano la forza per studiare! Ma è proprio necessario che tutti i bambini studino le stesse cose? Mi basterebbe che sappiano leggere e scrivere; lo dico da insegnante di matematica.
  3. In Italia diamo uno stipendio più alto ai professori dei licei ed uno più basso ai maestri della scuola elementare. I paesi dove accade il contrario hanno le scuole migliori del mondo. Hanno scelto di dare ai propri figli il meglio possibile nel momento più delicato della loro formazione e sono stati premiati.
  4. Il vertice della scuola crede di risolvere tutto con le statistiche. La base si adegua furbescamente: i ragazzi che una volta avrebbero preso 5 ora prendono 8; quelli che prendevano 7 ora prendono 10. Se prima bastavano 50 assenze per perdere l'anno ora se ne tollerano 70. Di punto in bianco la scuola è diventata più efficiente, il problema della dispersione scolastica è stato risolto e guai a chi osi mettere in dubbio le statistiche.
  5. Un altro tarlo mai affrontato é il delirio di onnipotenza. Il legislatore ed i dirigenti enunciano ideali ben lontani dalla realtà. Magari scrivono anche libri (o circolari lunghe quanto un libro) per far comprendere meglio questi concetti. Ma non sanno dire in due parole quello che bisognerebbe fare in pratica: secondo loro gli insegnanti devo sapere già (o capire al volo) come mettere in pratica le loro idee, altrimenti farebbero meglio a cambiare mestiere. Non si rendono conto che le idee vincenti, quelle che hanno fatto la storia, quelle alla base di ogni progresso, quelle che hanno trasformato le società, sono anche le idee più semplici. Più sono banali e più sono efficienti.
Gli alunni si troveranno autorizzati dallo Stato a sbeffeggiare, picchiare, deridere con l’appoggio dei genitori che diventano ope legis conniventi dei propri figli e quindi legalizzati a compiere atti di teppismo e aggressione nei riguardi del personale docente che si troverà inerme e con le armi del tutto spuntate nel dover difendere la propria reputazione e dignità.  Mario Bocola   Da troppo tempo il Paese segue una strada di dequalificazione formativa [...]; questa è la tendenza da invertire, di tempo non ne è rimasto molto e le correnti contro cui remare crescono di anno in anno.  Massimo Brambilla

 

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